Primo amore

«Eddai Lisa!» la esortò la sua amica Gaia, tirandola per lo zaino. «Se ti nascondi sempre, come farà Andrea a notarti?»

Gaia voleva presentarglielo. Ma Lisa temeva che l’emotività avrebbe avuto il sopravvento, bloccandole le parole in gola. Come al solito, avrebbe fatto la figura della sfigata, di quella timida e imbranata.

Andrea stava chiacchierando con i suoi amici fuori dal cancello della scuola. Si accese una sigaretta e diede una rapida occhiata nella loro direzione. Distolse subito lo sguardo, ma fu sufficiente a farla arrossire.

«No, no, non ce la posso fare» sussurrò all’amica. 

«Ehi! ciao». Andrea le aveva raggiunte.

«Ti ho visto con Mattia» disse lui, rivolgendosi a Gaia. 

Lisa sentì a malapena le parole che si scambiarono quei due, era troppo presa a osservare Andrea: i suoi capelli biondi, il sorriso sexy e i gesti così sicuri. Il suo cuore cominciò a saltare i battiti. 

D’un tratto, si voltò verso di lei. Avrebbe voluto dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma dalla bocca le uscì solo un suono soffocato, molto simile a un rantolo.

«Ehm… Lei è la mia amica, Lisa». Gaia la salvò dall’imbarazzo. Andrea le fece un segno di saluto con la mano. Lisa continuò a guardarlo inebetita. 

Dopo qualche istante di silenzio, lui fece un rapido gesto con il mento e si congedò. Lisa rimase immobile a guardarlo andar via e si sentì un’idiota.

Gaia la rassicurò che ci sarebbero state altre occasioni. Ma lei si vedeva già in un lontano futuro, a ricordare come aveva perso la sua unica chance di essere felice. 

Più tardi, Lisa era sotto la pensilina in attesa del bus e leggeva.

«Ti piace?» Alzò di scatto la testa verso l’alto. Era Andrea. «”Io, robot” è il primo libro di fantascienza che ho letto. Asimov è una forza».

«Sì… sì, è vero» balbettò lei. Andrea le si sedette accanto. 

«Hai letto anche il ciclo della Fondazione?» Si misero a parlare di Asimov, di Wells e di altri autori classici del genere. Diversi bus sostarono alla fermata, ma Lisa e Andrea ne lasciarono partire parecchi prima di decidersi a salire e, alla fine, ne presero uno insieme. 


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