«Sembra che questo giugno sarà più caldo dei precedenti». Simona smuove il cibo nel piatto con fare distratto, punzecchiandolo con la forchetta.
«Lo dicono tutti gli anni» borbotta Luca, senza distogliere l’attenzione dalla sua pietanza.
«Quest’estate potremmo andare da qualche altra parte, invece che a casa di tua sorella a Pietra Ligure. Che ne dici?» propone Simona, dopo una lunga pausa di silenzio.
«Perché dovremmo spendere soldi quando abbiamo già un posto dove andare in vacanza?» Il marito parla tra un boccone e l’altro. Sta mangiando veloce, come fa tutte le sere, per finire in fretta e andare al bar con gli amici.
«Ci andiamo da anni» si lamenta lei. «Per una volta potremmo cambiare». Luca si tira sempre indietro quando si tratta di sborsare denaro, anche se di problemi economici non ne hanno. Dice sempre che bisogna risparmiare per la vecchiaia, ma Simona sente gli anni che le si accumulano addosso come strati di polvere.
Qualcosa sulla tovaglia attira la sua attenzione: una formica si sta avventurando alla ricerca di cibo e si ferma davanti a una briciola di pane. Ha letto che alcune formiche esploratrici vanno da sole in avanscoperta e, quando trovano qualcosa, tornano alla colonia, lasciando una traccia di ferormoni per guidare le altre a recuperare il bottino.
«Vado al bar con Antonio» dice improvvisamente Luca, e si alza dalla sedia.
«Ma ci vai tutte le sere!» sbotta Simona. «Non possiamo fare una passeggiata da qualche parte, noi due da soli, per una volta?»
«E dove vuoi andare?» Luca sembra più divertito che irritato, come se gli avesse raccontato qualcosa di comico. «Qui intorno non c’è un cazzo». Si volta e se ne va.
Simona si abbandona contro lo schienale. Le è passato l’appetito. Intanto, la formica se ne sta andando via, trascinando la briciola di pane. Simona si drizza sulla sedia.
«Eh, no, bello mio!» sibila lei.
Tira una manata sul tavolo e la schiaccia.
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